Il comandamento del riposo sabatico (Dt 5,12-15) 

 

           Questo testo è tratto dalla redazione deuteronomistica del testo del Decalogo e si riferisce al comandamento che ordina il riposo sabbatico. Dio separa i giorni dell’uomo in due parti: sei giorni per il lavoro e  un giorno per la gioia e il riposo. La santificazione del sabato consiste in renderlo diverso dagli altri giorni della settimana. In questo giorno, l’israelita “sacrifica” l’opera delle sue mani, e così riceve, nell’atto stesso della rinunzia, la pienezza di vita che viene dal Signore. Dio per la santificazione del sabato non esige da Israele nessuna opera concreta, bensì “non fare lavoro alcuno”. Gli chiede la rinuncia di ogni opera, frutto della sua fatica e del suo sforzo, per andare più in là delle proprie opere. In un certo modo con il riposo sabbatico, l’israelita rifiuta qualsiasi tipo d’idolatria, che non è niente altro che il voler produrre la salvezza con le proprie mani, e al tempo stesso proclama che la vita piena viene solo dal Signore. Il sabato è un tempo nel quale l’uomo, attraverso il “non fare”, si pone in un ambito di gratuità assoluta per entrare in comunione con il Dio che sta oltre ogni opera e ogni creatura.

            Inoltre, il sabato è un giorno “simbolico”, una specie di ricordo settimanale, nel quale, attraverso il “non fare”, il popolo di dio rivive l’esperienza gioiosa della liberazione dalla schiavitù. Ogni generazione, osservando il riposo sabbatico, assume liberamente l’atto salvante che Dio produsse nel passato. Perciò, in questo giorno, l’uomo gode il dono di Dio, liberando dalla schiavitù tutti quelli che vivono con lui: figli, schiavi, animali, stranieri, ecc.: “Ricordati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato” (Dt 5,15). Il sabato l’israelita dona agli altri quello che gratuitamente egli stesso ha ricevuto da Dio: la liberazione e la vita. In questo giorno tutti gli uomini sono uguali, chiamati a gioire del perdono  e della salvezza, della libertà e della gioia, del benessere  e della pace. E’ questo l’autentico significato dello “shabbat” biblico. E’ un tempo nel quale ogni uomo, sottomesso a qualsiasi tipo di schiavitù, è chiamato a vivere e gioire dell’unico dono che la vita da a tutti: la salvezza di Dio. Il sabato è l’esodo settimanale d’Israele.